Visto! N°2 - giugno 2023
Visto!
Periodico di informazione della sezione di Siena – numero 2 - giugno 2023
Direttore responsabile: Andrea Sbardellati Registrazione Tribunale di Siena n. 6 del 29/10/2020.
Con il contributo di: PAMPALONI SRL, concessionaria Renault a Siena
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VERSO IL CONGRESSO
di Mario Barbuto
Ogni cinque anni, per la nostra Unione giunge il tempo del Congresso. Un momento di confronto, riflessione, discussione, ma anche una occasione di incontro e perché no, di festa.
La pandemia da Covid che ci ha flagellato per oltre due anni, purtroppo, ci ha impedito di svolgere l'ultimo Congresso del 2020 secondo la nostra tradizione, costringendoci invece a una celebrazione tutta a distanza, per rispettare i protocolli sanitari allora vigenti. Eppure il Congresso si è svolto, in modo ordinato, fruttuoso ed efficiente, e ci ha consentito di dare una dimostrazione di capacità organizzativa e tecnica d'avanguardia, che molti hanno apprezzato e tanti ci hanno addirittura invidiato. Quel Congresso del 2020, svolto in condizioni particolari, ci ha offerto un esempio di continuità, confermando alla guida dell'Unione questo Presidente, con un gruppo dirigente approdato in Consiglio nazionale e dal quale sono scaturiti la Direzione nazionale, il Collegio dei Probiviri e parte dell'Organo di Controllo.
Incomprensioni, malumori, gelosie, dissensi, dissapori, divergenze sulle modalità di gestione hanno però finito per scavare lentamente un solco in seno al Consiglio nazionale, allargatosi, per fortuna solo in parte molto contenuta, anche alle realtà regionali e territoriali. Errori di tanti, ai quali non voglio sottrarre anche le mie personali responsabilità, ripicche e dissidi personali hanno finito per trasformare i rapporti umani e associativi tra i consiglieri in una specie di corrida nell'arena, di combattimenti tra indiani e cowboys, di braccio di ferro a muscoli dilatati. Le armi del confronto sono andate dalle urla e offese di qualcuno, soprattutto verso il Presidente, agli insulti, all'impazienza di altri, all'argomentazione pacata di molti altri ancora che però non hanno saputo o potuto sovrastare il tintinnar di sciabole che piano piano è cresciuto fino a farsi frastuono assordante.
Statuti, regolamenti, commi, articoli, lettere, capoversi, rimandi e paragrafi hanno invaso i pensieri di molti tra noi, occupando le nostre energie migliori nelle interpretazioni impugnate sovente come asce di guerra disseminate dentro un mondo virtuale dove leggi e norme si sono espanse come una malattia tumorale. Eppure l'Unione, nel frattempo, non si è fermata, non si ferma e non si fermerà!!! Nuove risorse, infatti, sono giunte per sostenere le attività e il lavoro delle Sezioni e delle strutture territoriali; per offrirci strumenti di comunicazione e socializzazione, consegnati al domicilio personale dei nostri soci; per consolidare i percorsi di inclusione scolastica con dispositivi e applicazioni di prim'ordine; per contribuire a donare ai cittadini italiani occasioni di prevenzione della cecità, attraverso le iniziative in strada delle nostre unità mobili e l'opera dei Centri Oculistici Sociali. E poi tanto altro, davvero tanto altro ancora, come la presenza tra le associazioni internazionali promotrici dei testamenti solidali; le misure e le tecnologie nuove per facilitare la mobilità e via così... Sempre a inseguire risultati, obiettivi, traguardi.
Nel tentativo e con il bisogno di porre termine o almeno affievolire e chiarire i contrasti permanenti tra i consiglieri nazionali, prima che questi finiscano per travolgere tutto e tutti, dopo numerosi tentativi di dialogo e ricomposizione, purtroppo sfumati sempre in un nulla di fatto, a maggioranza del Consiglio stesso, con 24 voti favorevoli, 13 contrari e qualche astenuto, assente o non votante, è stato convocato il Congresso dell'Unione in via straordinaria per la seconda metà del mese di ottobre di quest'anno. Dinanzi al pericolo di paralisi, la parola, la decisione e la scelta tornano dunque alla base associativa che potrà esprimersi nelle assemblee sezionali per l'elezione dei delegati e tramite questi ultimi, in Congresso, quali rappresentanti della volontà più genuina dei nostri 36 mila soci. Saranno rinnovate soltanto le cariche nazionali, ossia il Presidente e i 24 consiglieri, mentre nello stesso tempo, sarà valutata la possibilità di dare ai soci sostenitori il diritto di essere eletti ed elettori, operando così quelle necessarie modifiche statutarie richieste, per assicurare alle nostre articolazioni regionali e sezionali la possibilità concreta, reale e immediata di iscrizione al Registro Nazionale del Terzo Settore come Associazioni di Promozione Sociale, aprendo quindi la via di accesso alla partecipazione dei bandi per la realizzazione di progetti sostenuti con risorse pubbliche.
Non credo di dover esprimere in questa sede una opinione personale sulla situazione che pure, vi assicuro, nella mia testa è maturata ormai in modo chiaro e ben definito. Ritengo piuttosto di dover riservare questa mia personale libertà a un momento diverso e a un altro luogo. Oggi per il Presidente nazionale, sulle proprie opinioni e vedute, deve prevalere il tempo dell'organizzazione e dell'efficienza; per assicurare un percorso di libertà e trasparenza, puntuale con l'appuntamento congressuale straordinario imminente, perché sia pronunciata finalmente una parola di chiarezza su chi e come debba guidare questa nostra Associazione, con quale compagine dirigente e inoltre, su chi debba assumersi il ruolo altrettanto importante e prezioso di svolgere una funzione di opposizione, di critica e di controllo delle politiche associative attuate.
Chiamo a gran voce tutti i dirigenti e i soci a ogni livello a partecipare a questo grande momento di democrazia e libertà, adoperandoci insieme al più ampio coinvolgimento e alla maggiore circolazione possibile delle idee e delle proposte che ci faranno da luce e suono guida in un cammino di traguardi e successi per i ciechi italiani che non si è mai fermato e mai si fermerà.
Viva l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
Mario Barbuto
Fonte: La Stampa associativa UICI della Sede Nazionale
LETTERA APERTA DI UN CONSIGLIERE NAZIONALE
Carissimi Presidenti Territoriali,
non vi dico niente di nuovo se vi dico che stiamo attraversando un brutto momento associativo che, se non facciamo attenzione, non ci porterà molto lontano, nonostante i 100 anni di sodalizio.
Per un deferimento di un socio di Trieste, al Presidente Nazionale è stata notificata la sanzione di sospensione per sei mesi dal Collegio dei Probiviri, la cui sentenza per statuto è inappellabile internamente all'associazione, pur consentendo al socio cui viene notificata una sanzione, di rivolgersi alla magistratura.
Il tutto seguirà il suo iter, visto che si tratta di leggi dello stato e statuto dell'associazione con annesso regolamento che hanno le loro regole e che, fortunatamente, valgono per tutti.
Vi sto scrivendo perché sono un poco preoccupato su quello che si sente in giro e che mira a delegittimare un organo associativo: il Collegio dei Probiviri.
A tal proposito, ho scritto le mie perplessità nell'organo di cui faccio parte: il consiglio Nazionale. E' mio desiderio rendervi partecipi di quanto avviene al fine di evitare che, come spesso avviene, non si è informati correttamente. Vi inoltro uno scambio di email con un altro Consigliere.
Leggendo quello che ho scritto ai miei colleghi Consiglieri Nazionali, potete farvi un'idea più precisa di quanto sta avvenendo nella nostra associazione, e giudicare secondo le vostre conoscenze e la vostra coscienza.
Da cieco quale sono, in questo momento vedo molto chiaro cosa si sta tentando di fare, quindi, vi invito a riflettere su quello che sarete chiamati a fare nei prossimi giorni.
Scusatemi se mi sono permesso, ma è bene che ne siate informati anche voi e vi fate un'idea ragionando con la vostra testa.
Buon lavoro a tutti.
Nunziante Esposito.
UCRAINA: UNA GUERRA INFAME
di Massimo Vita
Il Card. Zuppi inviato del Papa a Kyiv
Il Santo Padre, oltre ad essere uno dei pochi che si esprime con forza chiedendo di far smettere il rumore delle armi, è uno dei pochi che si adopera per la pace in modo costante e adesso lo ha dimostrato ancora di più inviando S.E. il Cardinale Zuppi a Kyiv come suo inviato Si è trattato di una iniziativa che ha avuto come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni.
Il Vescovo di Bologna nonché presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha una grande esperienza in materia poiché si è fatto le ossa nella comunità di Sant'Egidio.
Io penso che affidare la soluzione della guerra alle armi non porta alla pace mentre l'Iniziativa vaticana, pur senza dimenticare chi è l'aggredito e chi l'aggressore, sia l'unica strada per fermare un massacro fuori dal tempo.
La follia di un uomo che ancora pensa di poter ricostruire l'impero zarista va combattuta ma non con i missili bensì con azioni di pace perché se si lascia il campo ai missili e alle bombe, si rischia l'ecatombe nucleare.
Siano armi tattiche o strategiche con il nucleare non si può che perire tutti.
Mi stupisce come mai l'opinione pubblica non si schieri apertamente e con forza a favore di questa coraggiosa iniziativa.
RECENSIONE OSCURA E CELESTE DI MARCO MALVALDI.
di Antonio Garosi
In questo libro si parla di una pandemia e di una guerra in corso… come? Un libro di attualità?
No, no… ma cosa vi è venuto in mente?
Nel lontano 1631, mentre la peste mieteva vittime nel Granducato, Ferdinando II emanava leggi per evitare assembramenti e di conseguenza il contagio, nello stesso momento la Chiesa, ritenendo la peste una punizione divina, chiedeva di organizzare processioni sempre più imponenti.
In quell’ Anno Galileo Galilei era impegnato nei suoi studi con la sua nuova invenzione: il cannocchiale e cercava di misurare il tempo con un pendolo, che non voleva saperne di funzionare.
Per la pubblicazione del suo libro sui Massimi Sistemi, invece, si avvaleva della collaborazione di una delle figlie che si trovava in clausura nel convento di San Matteo in Arcetri.
Suor Maria Celeste aiutava il padre a riscrivere i suoi appunti, affinché fossero leggibili dal tipografo che doveva stampare il libro.
Proprio nel convento di clausura dove erano rinchiuse le due figlie di Galileo, correva voce che accadessero strane cose, come persone che vi accedevano di notte, lumi che rimanevano accesi troppo a lungo nelle celle di alcune sorelle, fin quando una mattina venne trovato il corpo di una suora apparentemente caduta dalla finestra.
Al Canonico Cini viene affidato l’incarico di portare alla luce i segreti di quel convento, data la sua amicizia con Galileo si avvale della collaborazione dello studioso per capire cosa realmente sia successo.
Una volta dimostrato che il corpo della vittima, se fosse semplicemente caduto non si sarebbe trovato nel posto in cui era stato rinvenuto, occorreva anche capire chi lo aveva letteralmente gettato dalla finestra della torre campanaria.
In parte ostacolato da quella che oggi chiameremo collaboratrice famigliare, la Piera, che non vedeva di buon occhio i continui spostamenti del padrone di casa in periodo di pestilenza, e faceva domande del tipo: “E icché ciandàte a fare dallo stampatore se 'un ciavéte i fogli nòvi da portanneli?”.
Di gran lunga il personaggio più simpatico del libro!
Galileo riuscirà a trovare il bandolo della matassa “L’è una domanda o L’è un’affermazione?” chiederebbe a questo punto la Piera.
Chissà…
Buona lettura!
CAMBIAMO PROSPETTIVA
di Sara Barabaschi
Il 24 maggio ho assistito ad una conferenza tenutasi al liceo Galilei di Siena, sul tema dell’inclusione, con protagonisti un matematico ed un ingegnere meccanico, entrambi ipovedenti. Lo scopo della conferenza era la presentazione del libro “L’universo tra le dita” di Michele Mele (il matematico dei due), raccolta di brevi biografie di scienziati ipo e non vedenti, che hanno portato grandi contributi alla società. Tanto per dirne uno – e non racconterò altro, perché il libro merita di essere letto, piuttosto che raccontato da me – Eulero, uno dei più grandi matematici della storia, era ipovedente e morì cieco!
Il libro parla dunque di figure del passato, ma anche contemporanee. La differenza tra queste? Che nel 1700 non c’erano gli ausili tecnologici che oggi abbiamo, non esisteva ancora neppure il Braille! E la società tendenzialmente considerava i disabili come scarti della società, dunque trovare il proprio spazio, le proprie opportunità e qualcuno che riponesse fiducia in queste menti brillantissime, ma misconosciute, diveniva impresa titanica. E oggi? le tecnologie assistive consentono un percorso di studio e di ricerca meno gravoso a livello mentale e sensoriale, alcune di queste sono anche supporti utilissimi per l’autonomia della persona, ma le opportunità sono aumentate o una persona con disabilità si trova ancora a lottare con pregiudizi ed istituzioni poco disponibili?
La storia di Augusto Tortora (l’ingegnere meccanico), ci direbbe che ora un uomo con un ventesimo di residuo visivo può non solo avere una vita piena e soddisfacente, ma anche un ruolo di rilievo e di supporto per la società. Ha una vita intensa, divisa tra sport, lavoro in Università a Napoli (che raggiunge ogni giorno da solo da Salerno), intensa vita sociale e volontariato.
Già, come Michele Mele – che è in forze all’Università del Sannio, scrive per varie testate anche estere, fa ricerca anche per le tecnologie assistive di cui parlavo sopra ed è membro di un direttivo di scienziati disabili visivi di varie nazioni, che funge da collegamento tra istituzioni ed ONU, per migliorare le politiche sociali in materia di inclusione e pari opportunità.
Certo, le due persone di cui ho parlato sono figure eccezionali, individui che fanno la differenza e la cosa meravigliosa è che potrei parlare di altre donne e uomini con qualità affini; ciò che accomuna la maggior parte di loro è la disabilità… in una società tendenzialmente mediocre, composta da membri che semplicemente seguono il percorso tracciato, il salto di qualità spesso è opera di chi quotidianamente combatte con le difficoltà soggettive. Indagarne le cause non spetta certo a me, che non ho gli strumenti per farlo, ma trarne ispirazione è cosa che tutti possiamo fare. I modelli di comportamento non sono stabiliti da standard e averne vicino di positivi a cui ispirarsi è una fortuna. Questa secondo me è la vera inclusione: sfruttare e beneficiare dell’apporto umano, scientifico, morale di individui eccezionali, oltre le disabilità. E smettere di pensare che un invalido abbia a prescindere bisogno del nostro aiuto.
La persona è tale nella sua interezza, con le proprie peculiarità, non è definita da ciò che in lei è carente.
“La cura dell’arte”, le opere si vedono anche attraverso il tatto
La mostra-evento in programma al Santa Maria della Scala. Inaugurazione l’8 giugno
Le opere nate attraverso il tatto sono le protagoniste della mostra-evento “La cura dell’arte” in programma al complesso museale Santa Maria della Scala da giovedì 8 giugno a domenica 11 giugno. Saranno proposti ai visitatori dei percorsi al buio per far scoprire e sperimentare quanto il tatto sia diverso dalla vista: due mondi paralleli che possono, anzi dovrebbero, incontrarsi e integrarsi più spesso soprattutto attraverso l’arte.
L’esposizione, progettata dal Centro Ricerche Europeo Terapia Espressiva C.R.E.T.E di Firenze in collaborazione con UICI sezione Siena, Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e Istituto Sarrocchi di Siena, è dedicata al percorso di “cura” e attenzione all’altro e alla condivisione della conoscenza sviluppati nell’ambito dei laboratori plastici di Arteterapia, condotti nel triennio 2021-2023, sia nel percorso didattico “Statue in fuga al... Sarrocchi”, ed è arricchita dalle opere della pittrice Giada Varricchio.
La grande attenzione e passione, con cui gli studenti dell’Istituto hanno tradotto in bassorilievi e pannelli tattili famose opere d'arte e architetture, ha fatto in modo che anche chi non può vedere con gli occhi, possa “vedere” con le mani. Gli studenti, guidati della prof.ssa Elena Vitale, hanno posto attenzione alla componente della “cura “per l’altro, così come avvenuto nei laboratori di arteterapia con i soci dell’associazione UICI di Siena diretti dell'artista Silvia Ottobrini.
“I laboratori di arteterapia hanno preso il via nel 2021 all’Auser di Siena e successivamente all’UICI: qui la creta si è trasformata in oggetti antropomorfi che parlano di noi proprio per il modo con cui abbiamo plasmato la materia, accarezzandola o graffiandola. Abbiamo lavorato in un clima ludico, dialogando tra noi e con la” terra”, elemento primordiale che ci ha riportato ad un’espressività tattile tipica dell’infanzia – racconta Silvia Ottobrini -. I partecipanti hanno realizzato le loro sculture in cui la loro immagine interna è diventata immagine esterna visibile e condivisibile”.
Ai laboratori di arteterapia è stato affiancato il progetto “Statue in fuga al... Sarrocchi”: “Durante il periodo della pandemia, visto che non era possibile visitare i musei, insieme ai ragazzi abbiamo immaginato le opere d’arte venire qui da noi, a scuola, per riprendere e continuare un dialogo mai interrotto. Nasce così “Statue in fuga” al…Sarrocchi”, un progetto di didattica museale, realizzato con alcune classi dell’Istituto, in sinergia con Lucia Sarti, Nicoletta Volante del DSSBC dell’Università di Siena; con Massimo Vita, presidente dell’ UICI di Siena e con Marco Marilli, docente di sostegno – spiega Elena Vitale -. È un progetto che intende sviluppare la consapevolezza della necessità di un rapporto nuovo fra il mondo della scuola e il museo con tutto il territorio”.
Anche al Santa Maria della Scala è presente un percorso tattile, ad oggi costituito da alcuni rilievi tattili di opere esposte nel museo che sono stati realizzati dagli studenti della sezione di scultura del liceo artistico Duccio di Buoninsegna guidati da Emanuela Fucecchi e da immagini in nero e a rilievo di alcuni dei principali monumenti cittadini progettati con la sezione senese dell’UICI e prodotti grazie alla collaborazione di Rotary Siena Est.
“La cura dell’arte”
8-11 giugno 2023
Programma
Giovedì 8
ore 11 sala Sant'Ansano
Inaugurazione mostra
Venerdì 9
Letture in mostra
La visita alla mostra sarà accompagnata dalla lettura della poesia “Isola di Creta” scritta da Francesco Burroni.
AUSILI DISABILI: APPROVATO IL NUOVO NOMENCLATORE TARIFFARIO
ECCO I NUOVI AUSILI GARANTITI DAL SSN
(da «disabili.com» del 21-04-2023)
Via libera in Conferenza Stato Regioni ai nuovi Nomenclatori Tariffari per assistenza specialistica e ambulatoriale prevista dai Lea del 2017. Ecco i nuovi ausili che potranno essere erogati ai cittadini con disabilità dalla primavera del 2024
Quella che nei giorni scorsi era un'ipotesi molto plausibile si è trasformata in realtà: è arrivato il sì dalle Regioni al tanto atteso decreto di aggiornamento delle tariffe dei «nuovi» Lea (livelli essenziali di assistenza), che erano stati approvati nel 2017 ma ancora in attesa di questo ultimo passaggio per divenire pienamente operativi.
I nuovi tariffari di specialistica ambulatoriale e protesica
Il sì al decreto del Ministero della Salute e del Mef, raggiunto in Conferenza Stato Regioni dopo 6 anni, si traduce nei nuovi Nomenclatori Tariffari della specialistica ambulatoriale e dell'assistenza protesica (leggi ausili disabili), ovvero delle prestazioni sanitarie e degli ausili per disabili, erogati a carico del Ssn.
Piena operatività dei Lea del 2017
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, definisce l'intesa raggiunta in Stato-Regioni un risultato di straordinaria importanza, sottolineando come la mancanza dell'adozione del decreto tariffe abbia impedito di erogare finora alcune prestazioni tecnologicamente avanzate su tutto il territorio nazionale introdotte dai Lea del 2017 (Dpcm del 2017). Ora, con lo sblocco delle tariffe, le innovazioni potranno essere pienamente fruibili. «Tutti i cittadini, superando le disomogeneità assistenziali - aggiunge il ministro - potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le acquisizioni medico scientifiche ormai consolidate, con effetti positivi anche in termini di contenimento della mobilità sanitaria».
Quando entrano in vigore
I nuovi tariffari vanno a sostituire quelli vecchi, che attendevano da tempo di essere sostituiti: quello per le prestazioni di specialistica ambulatoriale non veniva aggiornato dal 1996, mentre quello della protesica era fermo dal 1999. I nuovi tariffari previsti dal decreto entreranno in vigore l'anno prossimo, con tempistiche scaglionate:
- dal 1° gennaio 2024 quelli dell'assistenza specialistica ambulatoriale
- dal 1° aprile 2024 quelli per l'assistenza protesica.
Novità specialistica ambulatoriale
Come detto, nel 2017 i Lea erano stati aggiornati eliminando alcune prestazioni divenute obsolete e inserendone di nuove, più avanzate e al passo con le novità tecnico scientifiche.
Tra le novità per la specialistica ambulatoriale, troviamo l'erogazione omogenea su tutto il territorio delle:
- prestazioni di procreazione medicalmente assistita incluse nei Lea;
- prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare;
- prestazioni indispensabili ad approfondimenti diagnostici strumentali di alta precisione nell'ambito
della diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili;
- enteroscopia con microcamera ingeribile;
- screening neonatali.
Viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine utile a confermare o a escludere un sospetto diagnostico, finalizzata anche a fornire il sostegno necessario ad affrontare situazioni spesso emotivamente difficili in relazione alle possibili implicazioni connesse alla comunicazione del risultato.
Si aggiornano le prestazioni di radioterapia assicurando a tutti gli assistiti l'erogazione di prestazioni altamente innovative come la radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.
Novità protesi e ausili per disabili
Abbiamo a lungo illustrato le novità introdotte dal Dpcm sui nuovi Lea del 2017, riguardanti l'assistenza protesica, ovvero gli ausili e le protesi per persone con disabilità. In particolare, i nuovi Lea hanno modificato la classificazione degli ausili prevista dal precedente elenco, di conseguenza alcuni dispositivi in serie inclusi e descritti nell'Elenco 1 del precedente Nomenclatore sono stati trasferiti nell'attuale Elenco 2 dell'allegato 5 del Dpcm 12 gennaio 2017 denominato «Ausili di serie che richiedono la messa in opera da parte del tecnico abilitato».
Oltre a tale trasferimento, sono stati eliminati alcuni prodotti; sono stati «pacchettizzati» dei prodotti con i relativi aggiuntivi necessari per la loro composizione e funzionalità, e sono stati inseriti dei nuovi prodotti con i relativi aggiuntivi e riparazioni.
Tra le nuove prestazioni previste per l'assistenza protesica, che potranno essere erogati ai cittadini:
- ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità);
- apparecchi acustici a tecnologia digitale;
- attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso);
- posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie;
- barella adattata per la doccia;
- scooter a quattro ruote;
- carrozzine con sistema di verticalizzazione;
- carrozzine per grandi e complesse disabilità;
- sollevatori fissi e per vasca da bagno;
- sistemi di sostegno nell'ambiente bagno (maniglioni e braccioli);
- carrelli servoscala per interni;
- arti artificiali a tecnologia avanzata;
- sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.
LEGGE DELEGA DISABILITÀ E CONTRIBUTI PER ASSUNZIONI
(da «fishonlus.it» del 2 maggio 2023)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo decreto attuativo della legge n. 227-2021, conosciuta come legge delega al governo in materia di disabilità. Oltre al decreto approvato nel testo sono presenti due proposte per il sostegno al terzo settore che in questi anni ha avuto un ruolo fondamentale.
Il primo intervento prevede un contributo alle imprese sociali che hanno nel loro organico figure professionali che accompagnano la persona con disabilità durante il percorso di inserimento lavorativo e che si impegnano nel patto di servizio personalizzato.
Il secondo intervento stanzia un contributo pari a 7 milioni di euro in favore degli enti del terzo settore che avranno assunto, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, tra 1o agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023, giovani con disabilità tra i 18 e i 35 anni.
«L'approvazione del decreto di ieri è segnale importante, che deve sollecitare tutti gli attori interessati a proseguire su questa strada per arrivare nei tempi stabiliti ad approvare i restanti decreti applicativi utili alla riforma in atto. L'accessibilità universale ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni diventa fondamentale per garantire ai lavoratori e lavoratrici con disabilità lo svolgimento delle loro mansioni e dei loro ruoli in piena autonomia. Bene l'erogazione del contributo per il 2023, ma sarà necessario integrarlo successivamente se vogliamo strutturare una grande riforma della legge 68». A dirlo il presidente di Fish, Vincenzo Falabella.
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TESTAMENTO SOLIDALE
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dal 2019 è organizzazione del Comitato Testamento Solidale
Accogliere, ascoltare, sostenere, tutelare, condividere, includere, sono i valori fondativi dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che da 100 anni promuove l'uguaglianza dei Diritti con impegno, passione, dedizione, tenacia, autorevolezza, per donare luce ai ciechi, agli ipovedenti, alle persone con disabilità plurime in ogni angolo d'Italia.
Centinaia e centinaia di donne e di uomini animati da puro spirito di volontariato, spesso segnati dalla stessa disabilità, lavorano ogni giorno con fervore e competenza per offrire risposte a bambini, ragazzi, adulti, anziani. Istruzione, Lavoro, Ri-Abilitazione, Sperimentazione, Mobilità, Autonomia, Ricerca, sono le principali parole chiave che caratterizzano l'azione quotidiana dell'Uici.
Cittadini tra i cittadini, uguali tra uguali, questo il traguardo che l'Unione persegue, unendo le persone con disabilità visive e plurime in una grande famiglia fondata sulla solidarietà e sull'amore.
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